[Tratto ed espanso da qui]
Oltre ogni luogo giace
una distesa infinita di nera vuotezza, come un cielo senza stelle riflesso su
un mare immobile e silenzioso -tutto tocca e nasconde, confonde, oblia.
Si dice che sia ovunque,
in ogni tempo e luogo. Composto da tristezza, ricordi distanti, rimpianti,
lacrime, idee perdute o non ancora pensate, vite non ancora vissute o già
dimenticate.
Si dice che porti in
ogni dove, purché lo si sappia navigare. Coloro che vi sono riusciti parlano di
un grande mare adombrato, al limite di tutte le cose, privo di luce se non
quella di una luna ipnotica che scandisce un tempo fatto di perla e nero pece
-ciò che gli appartiene è il silenzio della contemplazione. Qui navigano le ombre
del mare notturno, pallidi riflessi di ogni cosa. Echi di pensieri perduti,
idee scartate, simulacri mentali. Come danzatori si muovono lungo le onde
lunghe e uniformi della notte cercando ciò che gli è negato, si aggrappano alla
vita mentale degli altri con mani gelide che tolgono la forza ed il senno, soffocando
la stessa fiamma che tanto desiderano.
Ma non è tutto,
anche in questo mare
inconsistente e immobile esistono venti, impercettibili se non alla mente. Soffi
metafisici fatti di idee struggenti e malinconiche, di momentanee chiarezze e
gioie, di pensieri torbidi e libidinosi -che inducono in stati alterati ed
oscillanti tra la gioia e l’abbandono più cupo. C’è chi ha scelto di darsi la
morte piuttosto che sopportare ulteriormente gli echi ossessionati portati
dalle brezze notturne.
Tuttavia,
coloro che ne superano
le insidie raggiungono luoghi impenetrabili e distanti. Il mare conduce laddove
pochi possono osare, scivolando attraverso passaggi fatti di pietra e d’ombra
si oltrepassano i veli che cingono i mondi, si attraversano eremi eretti in
tempi remoti, si raggiungono templi e chiese di dei dimenticati, si penetra
negli studioli e nelle torri di pensatori geniali.
***
Esistono poche opzioni per coloro di noi che desiderano
vagare oltre Obku, certo ci sono dei passaggi e delle
correnti che conducono al grande mare della Notte, ma la via più sicura rimane
quella più folle e complessa, ovvero di predisporre una nave fatta di cedro e
dipinta di nero nel cui scafo siano stati celati amuleti per la buona
fortuna, ed infine raggiungere i limiti del mondo conosciuto. Qui, arrampicandosi su luoghi sopraelevati, attendere il calar della notte e infine lasciarsi andare con la barca per scivolare oltre il velo ed attraverso le
correnti metafisiche che conducono alla distesa nera.
Qui il resto
.Generare le isole
.Incontri e creature
.Passaggi e oggetti
Qui il resto
.Generare le isole
.Incontri e creature
.Passaggi e oggetti
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