giovedì 6 giugno 2019
Tiro salvezza, una variante
Nei vecchi regolamenti di D&D così come nei retrocloni o neocloni - che dir si voglia - abbiamo la tipica partizione con il death ray system ( 5 tiri salvezza, legati a categorie più o meno vaghe e/o ridondanti) con un 'target number' da eguagliare o superare, questo sistema è stato più o meno 'rispettato' da molti di questi prodotti, mentre altri hanno preso direzioni differenti avvicinandosi a versioni più moderne o prendendo altre strade. Quella che segno qui non è certamente una novità, ma nel mio tentativo (qui) di cambiare le classi di LotFP mi ero arrovellato su un metodo per mantenere una progressione 'differenziata' ed insieme una meccanica base del tiro salvezza. Devo dire che il risultato non mi ha mai soddisfatto, a prescindere dalla matematica alla base - che ho playtestato, ma non eccessivamente per vari motivi - , l'ho sempre trovato scomodo e confusionario.
Per questo motivo vorrei passare al tiro salvezza unico.
Tiro salvezza
Ogni personaggio inizia con un valore di 15, il quale migliora di 1 ad ogni successivo level up. Quando viene chiamato in ballo un t.s. dovrà lanciare 1d20 e ottenere un numero pari o superiore al numero relativo al tiro salvezza del suo livello.
Caratteristiche incluse
A questo tiro sommerà anche una determinato bonus caratteristica in base al caso.
Es. Cudgel l'astuto deve schivare un dardo scarlatto detonato da una delle trappole meccaniche della Spira, in questo caso tirerà 1d20 e sommerà il bonus di Destrezza.
Bonus e malus
Particolari eventi possono attribuire una maggiore o minore difficoltà nel salvarsi, anziché calcolarle con un semplice bonus numerico si tireranno 2d20, scegliendo il risultato migliore, nel caso si abbia un vantaggio, oppure il peggiore nel caso di uno svantaggio.
Razionale: il tiro salvezza unico è facile da ricordare, ha una progressione semplice e può essere facilmente modificato in base alla situazione. 15 a livello 1 corrisponde ad un 25% di possibilità di successo, mantenendo un valore simile ai tiri salvezza 'originali'.
Addenda I
Qualora non si voglia ancorare il bonus numerico alle caratteristiche si può procedere secondo la logica delle classi. In base alla classe di partenza si otterrà un bonus di circostanza ad un determinato tipo di tiro.
Es. Incantatore, +2 contro incantesimi o effetti magici; Ladro, +2 contro veleni e trappole; Chierico, +2 contro maledizioni e controlli mentali; Guerriero, +2 contro effetti di Morte e prese; Halfling, +1 a tutti i tiri salvezza etc.
Addenda II
Qualora si vogliano utilizzare le caratteristiche come bonus ai t.s., ma incentivare l'uso delle razze come classe - l'opzione old school - che fanno di buoni tiri salvezza un punto focale delle proprie qualità (si veda il nano, ma soprattutto l'halfling), sarebbe il caso di associare determinati casi in cui queste abbiano bonus migliori o semplicemente vantaggio.
Es. Nano, avrà vantaggio contro quello che bersaglia la sua costituzione. Oppure un bonus di +2 aggiuntivo.
I Santi: La Vergine delle Spade, la santa della battaglia.
Becky Cloonan, by chance of providence |
"Oh maiden, maiden of swords,
what have they done!
The house is burning, the blood still fresh-They
came in black, and with iron they made us wept.
Oh maiden, maiden of swords,
what have they done!
The house is burning, the blood still fresh- I
cry for my heart dies, and still here i lie.
Oh maiden, maiden of swords,
what have they done!
The house is burning, the blood still fresh-I
cut my soul for thy blessing, make me Sword."
Molti torti sono stati raddrizzati col sangue, so they say, ed Ella ha sempre risposto a coloro che l'hanno cercata nei giusti luoghi, così che il ferro battesse il ferro e le spade danzassero. Vergine della Spade, so they named her, Figlia della Guerra, Maestà del ferro, Ultimo Bacio, Prima a combattere.
La santa della Battaglia.
L'hanno vista danzare sui campi di guerra, i piedi sporchi di sangue, la treccia nera-corvo vorticante nell'aria. Ha dato l'ultimo bacio a molti, prima della prima carica, in notti insonni e foriere di presagi. She appeared to many, mentre cercavano la gloria o la fine - o entrambe.
Ha benedetto le lame di un esercito, rendendole eterne. Ha baciato un signore della guerra, rendendolo re. Ha toccato il braccio di un rivale, sancendone la fine ed insieme ha accompagnato la spada di quelli a cui era stato fatto un torto, benedicendone il colpo -infallibile guida.
La santa della Battaglia, apparizione fugace di ragazza - nuda sotto un manto color oro, pelle latte di regina, capello corvo di strega-indovina, occhi cristallo di principessa ed insieme vergine ed insieme predatrice. Her touch is gentle, and warm. E risoluto. She carries a Sword.
Porta una lama, enorme ed antica. Sproporzionata per un corpo da cerbiatta, ma che appare leggera nelle sue mani per chi, ad uno scrutinio ulteriore, ne vedrà la Presenza. She does not belong here, so they say. L'aura della Santa, cappa e spada avvolge. Maestà. Bellezza. Potere.
"Non mi snudare senza Ragione,
non m'impugnare senza Valore"
Marked on her blade.
Ludovico giovanni de Medici, detto Giovanni delle Bande nere (1498-1526) |
La dura pietra e freddo acciaio le fanno da ornamento. Spade rugginose ne segnano la venerazione, piantate come alberi - memento mori.
L'hanno vista (d10)
1. Sulla rocca che scrutava l'orizzonte, prima che giungessero gli eserciti del re.
2. Sul campo di battaglia, i piedi sporchi di sangue, mentre donava la Misericordia ai vinti - baciandoli.
3. Tra la folla presso un torneo, osservava la grande mischia e il suo vincitore.
4. Prima della carica, in mezzo alle linee, sedeva in attesa.
5. Nel vecchio cimitero, tra vecchie lapide di vecchie tombe. Cercava qualcosa tra le statue spezzate e il muschio.
6. Nei corridoi della caserma, carezzava le lame e i capelli sussurrando dolci parole.
7. Ai funerali della nobiltà, dove ha sorriso agli anziani combattenti.
8. Alle prime investiture, dove ha pianto per i giovani cavalieri.
9. Alle porte della città, prima che bruciasse.
10. Dietro al duellante, prima che tutto finisse con un lampo di ferro e un fiotto caldo.
Le hanno chiesto (d10)
1. Di santificare un campo di battaglia, placando le anime dei caduti.
2. Di benedire le spade e le anime di un esercito, per l'ultima battaglia.
3. Di vendicare una sconfitta dovuta al tradimento.
4. Di favorire un guerriero coraggioso nell'ora del bisogno.
5. Di toccare una lama appena forgiata, rendendola vera.
6. Di toccare un neonato, benedicendolo.
7. Di preservare un cimitero come ricordo di un grande conflitto.
8. Di donare la vista sulla guerra che verrà.
9. Di spezzare una spada disonorata, rivelandola falsa.
10. Di toccare con la sua lama un'anima, in cambio di un'altra.
Le hanno dato (d6)
1. La propria vita
2. Il sangue di un duello
3. Un pellegrinaggio
4. Un voto ad un sacrario
5. La propria dinastia
6. Il tributo di un esercito
Ai suoi altari (d6)
1. La prima casa. Un tempio sprofondato, avvolto da vecchie radici. Qui langue il più antico altare della santa, bagnato dal suo sangue e attorniato da 7 spade.
2. La cappella della Spada. Una piccola cappella nascosta nella grande città, la strada verso di essa è un segreto custodito dall'Ordine di Ferro e tramandato di generazione in generazione. Qui sorge una statua consumata della Santa, la quale piange lacrime benedette.
3. Il bosco arruginito. In una foresta cresciuta sulle ossa di due vecchi eserciti languono innumerevoli spade consumate dal tempo crudele. Tra di esse sorge una grande lapide di fredda roccia dove tutte le spade convergono - come antico tributo - e dove Ella ama riposare.
4. Rocca Ferro. Su questo torrione che domina una vasta vallata sventolano i vessilli dell'Ordine della Giusta Condanna, composto da guerrieri abilissimi e devoti, maestri fabbri, giudici e fervidi seguaci della Santa. Nel cortile interno si alzano tre grandi targhe recanti i nomi degli onorati dalle Sue visioni, nonché Maestri dell'Ordine. Nelle viscere della Rocca riposano alcune Vere Lame.
5. Lacrime del giusto. Dietro ad una cascata che scroscia violenta, tra le foreste del nord, sorge una spelonca naturale dove i popoli di queste terre si riunirono per venerarLa. Rimane poco di quell'antica venerazione, se non vecchie pitture ed un altare consumato. Solo in luoghi come questi si può incontrare veramente la Santa.
6. Altare della Vittoria. Di recente costruzione, questo grande altare di marmo sorge per celebrare una grande vittoria militare onorando la Santa. I corpi dei più valorosi sono stati seppelliti ai suoi piedi e su di esso, come monito e ricordo, sono stati deposti i resti del vessillo nemico.
1. Un ampolla con le sue lacrime. Dona chiarezza mentale.
2. Un suo capello intrecciato. Conduce verso percorsi inaspettati.
3. Un ampolla con una goccia del suo sangue. Sveglia ciò che è sopito.
4. Una garza col suo sudore. Purifica ciò che è macchiato.
5. Un brandello della sua veste. Difende da ciò che è ingiusto.
6. Un frammento della sua spada. Dona un riposo sereno.
wyatt, necropolis |
Le vere lame (d4)
Queste spade appaiono rugginose e consumate, ma quando vengono impugnate da chi ne è degno tornano a risplendere dell'antica bellezza. Come la fiamma sopita d'un vecchio spirito battagliero.
Le anime che le popolano sono un Voto Eterno.
1. Virgulto. La lama azzurra che parla di gioventù, speranza, e riscatto. Odora di prati estivi e brace, tiepida in ogni momento del giorno. Infonde coraggio e vigore in chi insegue un sogno.
2. Sanzione. La lama rossa che parla di condanne e duelli, di pene e dolore. Odora di cuoio e ferro appena battuto. Non può essere estratta, se non per comminare una punizione che sia giusta. In questo non ha rivali e nessuna lama le può resistere.
3. Nox. La lama nera che parla di una cerca eterna, di conflitto ed agone. Odora di rose e di sangue rappreso. Il suo bacio è un rasoio mortale il cui taglio fa sbocciare fiotti scarlatti, ma può essere padroneggiato solo da chi si è impegnato in un voto con la Vergine.
4. Ultima promessa. La lama celeste che parla di ascensione ed eternità, di gloria e valore. Odora di incenso e mirra. Nata da un esercito caduto. Estrarla significa morire, ma non prima di risplendere come una torcia alimentata dal fuoco della speranza e dalla magnificenza della gloria.
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