lunedì 9 aprile 2018

Nebula. Una premessa


Si ricorda di un Mondo-di-Prima
appartenuto ad un tempo ormai distante ed avvolto dall'oblio della colpa e dall'oscurità della catastrofe, quel che fu quel mondo è ammirato per potenza e meraviglia, ma soprattutto pianto con lacrimosa tristezza mossa dal rimpianto e dal lutto.

Si ricorda Nebula
città, nazione, impero lucente.  Dei suoi castelli volanti, delle torri altissime rivali delle nubi, di navi immense come balene dei cieli, leviatani di ferro e vapore, degli essere cui veniva data la vita col fuoco, di lame fatte di luce e di tecnologie ineguagliabili.
Si ricorda dell'arroganza e della violenza, delle nubi acri che oscurarono il sole, della terra squarciata e marcia, delle infinite guerre d'ira, delle deflagrazioni colossali che giunsero silenziose...
La fine in un abbagliante splendore.

Si ricorda del Mondo-di-Prima nelle fiabe morali, in pastorali d'ammonimento, nelle rappresentazioni tragiche.
Affinché gli errori non vengano ripetuti e questo mondo infranto possa continuare ad esistere.

                                                                                ***

Nessuno sa con precisione ciò che avvenne
c'era qualcosa che adesso non c'è più.
Esistevano grandi pianure e montagne e fiumi di un mondo in cui terra e cielo erano distanti, oggi esistono le distese morte ed il cielo con le sue isole.

Il mondo di sotto è morto
piaghe tossiche lo infettano come una cancrena che si estende lungo un corpo arido ed inerte composto da discariche di detriti, fratture nella terra, relitti rugginosi, deserti violacei e tempeste tossiche.
L'eredità di ciò che è definito l'ultima guerra.


Il mondo di sopra è vivo
isole fluttuanti composte da scogli, arcipelaghi, montagne, detriti, vecchie torri e navi.
Gli esseri del mondo sopravvivono qui.
Spezzati, distanti, nomadi.



Stati, regni ed imperi appartengono al mondo di prima
oggi ogni insediamento è una monade sospesa nel vasto cielo.
Le isole sono rifugi pericolosi, scossi da venti incostanti, spesso in movimento e collisione, abitati da creature mutate e letali.
Le isole sono santuari della salvezza, caratterizzati da una natura rigogliosa, alberi da frutto e fauna da cacciare, ripari dai miasmi velenosi del mondo di sotto; punteggiate da antichi luoghi, rovine e relitti dove razziare materiali utili alla sopravvivenza.

In questo nuovo mondo difficile e selvaggio gli uomini e le altre stirpi hanno rinsaldato i vecchi legami con gli spiriti del mondo, ancora feriti e sofferenti.
Grazie ad essi ciò che non potrebbe essere fatto viene realizzato con maggior facilità.


Sciamani, animisti, fattucchieri
regolano la vita comune, si adoperano per la comunità, risolvono problemi più gravi.
Sacerdoti di una nuova religione che ha le fondamenta in pratiche antiche.


L'esistenza, nelle comodità e nelle tecnologie, è stata ricacciata indietro di secoli
Sulle isole convive il vecchio con il nuovo.
Le sue città sono fatte di legno e lamiera, sopravvivono grazie a metodi per convogliare energia riesumati dal passato, ma di difficile manutenzione ed uso, assemblati con relitti e beni rugginosi, frammenti di navi e detriti.
Tutto è difforme e composito.

Per questo motivo vi è chi è disposto a rischiare la vita per 'tuffarsi' nei cieli ed esplorare le isole remote e selvagge alla ricerca delle cose perdute.


Vengono definiti 'cercatori'
alcuni li chiamano 'tuffatori', altri 'rigattieri', altri ancora semplicemente pazzi.
Cercano il ferro, le pietre-luce, le vecchie caldaie, armi, tesori, frammenti, conoscenza.
Alcuni per essere eroi, altri per punizione. C'è chi lo fa per arricchirsi e chi è mosso da genuina curiosità e desiderio di conoscenza per ciò che è appartenuto a Nebula.
Infine vi è chi lo fa poiché assetato di potere.
La gente ammira ed insieme teme questi personaggi.
Senza di essi la vita sarebbe più dura, tuttavia chissà cosa potrebbe essere riportato alla luce da luoghi così pericolosi.

In particolar modo, oltre ai rifornimenti e ai materiali, gli oggetti più ricercati appartengono alla categoria Magitek.
Questi sono il prodotto dell'antica scienza di Nebula, maestra nel piegare le forme e gli elementi per creare ritrovati strabilianti.

Gli oggetti Magitek
hanno una degradazione lenta e proprietà utilissime.
Alcuni convogliano energia, come pietre focaie o pietre-luce, altri sono materiali eccezionalmente duttili come il Dionesium, altri ancora rientrano nella categoria degli armamenti letali e tra i più ricercati come pistole a raggi, vibro-lame o spade-luce.
Il Magitek è un'arte perduta e che molti ancora ritengono bandita.
E' diffusa la credenza che l'uso di questi oggetti abbia distrutto l'equilibrio del mondo e ferito gli spiriti che lo abitano conducendo alla distruzione del Mondo-di-Prima.



In un mondo alieno ed ostile
fatto di foreste fungine, giungle-sottosopra, rovine rugginose popolate da bestie alate, gli uomini hanno stabilito nuovi rapporti con gli altri popoli sopravvissuti,  coloro che un tempo furono oppressi ed oggi contendono il dominio delle isole e le risorse per la sopravvivenza secondo alleanze mutevoli, vecchi rancori e profezie.

(art ref: Ian McQue- Concept art; S. ghibli- Nausicaa concept art; tin s art; FFXIV- class concept art; Rebelka-Cha design; FFXIV-Gaius van Baelsar design art; FF V- Slydra design art (amano) )

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